Alla scoperta delle terre del vino dell’Umbria
2021-05-29 Strada dei Vini Etrusco-Romana
Un viaggio entusiasmante alla scoperta delle più antiche terre da vino dell’Umbria
Comuni interessati dall’itinerario:
ORVIETO – AMELIA – NARNI – TERNI
Siamo in provincia di Terni, nelle terre degli Etruschi e dei Romani, tagliate a metà dal corso del Tevere. La Strada dei Vini Etrusco-Romana corre lungo i colli, tra le montagne e nelle valli dove si producono le migliori D.O.C. dell’Orvietano e dell’Amerino, toccando i centri di antica tradizione vinicola di Orvieto, Amelia, Allerona, Alviano, Castel Viscardo, Ficulle, Lugnano in Teverina, Narni e Penna in Teverina.
E’ la patria dei grandi vini bianchi di Orvieto, come l’Orvieto Classico e l’Orvieto Classico Superiore, oppure dei rossi corposi e strutturati, come il Rosso Orvietano, il Lago di Corbara, i Colli Amerini e l’I.G.T. Narni.
Il percorso si snoda a partire dal Duomo d’Orvieto e dai volti etruschi di Golini, per arrivare alla romana testa del Germanico di Amelia, alla cascata delle Marmore fino al lago di Piediluco.
Oltre ai vini, in questi piccoli centri del buon vivere, “del mangiar bene mangiando genuino” (Orvieto è la capitale delle Cittaslow), vivono qui tradizioni enogastronomiche e artigianali: si va dai frantoi che producono il pregiato olio extravergine D.O.P. Umbria, ai tartufi bianchi e neri, a raffinati prodotti di norcineria come ad esempio la coppa di testa all’arancia, alle produzioni dell’agricoltura biologica, ai dolci come il pampepato di Terni, ai fichi farciti con mandorle e noci di Amelia, alle botteghe artigiane della ceramica, del cuoio, dell’oro, del vetro del legno, ricche di espressioni tradizionali e moderne, proprio come il vino della Strada.
Viaggiatori del Gusto
Percorrere la Strada dei Vini Etrusco-Romana, tagliando la provincia di Terni nelle terre degli Etruschi e dei Romani lungo il corso del fiume Tevere, rappresenta oggi un vero e proprio viaggio nell’antico e nel moderno, ricercando le suggestioni del paesaggio ma anche gli incontri ravvicinati con i vini d’eccellenza e i sapori della tradizione umbra.
Già la denominazione e il logo sintetizzano le radici culturali che contraddistinguono il territorio: la cultura romana, con la testa del Germanico di Amelia, e quella etrusca, con la testa di fanciullo dagli affreschi etruschi della tomba Golini nell’Orvietano.
L’itinerario della strada non è soltanto fatto da un susseguirsi di cantine e di aziende vinicole, ma è inscindibilmente legato anche alle bellezze storiche, artistiche e ambientali dell’Umbria, ed è naturalmente connesso con l’intera offerta della filiera del gusto tradizionale e certificata, dalla produzione olearia, che può fregiarsi della DOP Umbra, ai prodotti dell’agricoltura biologica, ai prodotti tipici e dell’artigianato artistico.
Un apposito disciplinare tutela la qualità dell’offerta turistica da parte degli aderenti, a garanzia del consumatore e del “viaggiatore del gusto” che ha scelto la Provincia di Terni e l’Umbria: aziende vitivinicole, di produzione agricola, della ricettività, della somministrazione di cibi e bevande, dell’artigianato artistico, aderiscono al disciplinare e sono sottoposti ad un monitoraggio di qualità periodico.
Oltre alla rete degli sportelli turistici territoriali (IAT), due sono le “porte d’entrata” a disposizione dei viaggiatori per farsi un’idea circostanziata di tutti i servizi e i prodotti a disposizione lungo la Strada:
il “Palazzo del Gusto” di Orvieto, un centro di cultura e formazione enogastronomica ospitato dalla Provincia di Terni all’interno del complesso del San Giovanni nel quartiere medievale di Orvieto, annesso all’Enoteca regionale dove si trova in esposizione e degustazione una rassegna completa della realtà vinicola provinciale e regionale;
il Palazzo Petrignani ad Amelia, situato nel cuore storico della città, che ospita la “Scuola dell’Alimentazione”.
Vini e vitigni
Le zone a Denominazione di Origine Controllata e Indicazione Geografica Tipica.
Il percorso principale della strada è articolato tra le zone di produzione dei vini a denominazione di origine controllata di Orvieto e Amelia.
“Le strade del vino” dell’Umbria è un progetto regionale che vuole promuovere una forma di turismo che abbina un percorso sul territorio ad alta vocazione vitivinicola con la conoscenza dei valori ambientali, culturali e artistici. È un itinerario attraverso le zone di produzione di vini prestigiosi a Denominazione di Origine Controllata bianchi e rossi (Orvieto Classico, Rosso Orvietano, Lago di Corbara, Colli Amerini), o con Indicazione Geografica Tipica i quali, selezionando alcuni vitigni utilizzati nella provincia, ci fanno gustare, da Allerona, a Stroncone, da Montecastrilli a Penna in Teverina, limitate quantità di vini dal gusto e dal sapore particolare nelle numerose e qualificate cantine. Tra gli I.G.T. lungo la strada ci sono: “Umbria”, “Allerona”, “Narni”, “Stroncone”, “Montecastrilli”, “Penna in Teverina” e “Sangemini”.
I vini a D.O.C. dei Colli Amerini
La zona di produzione D.O.C. comprende il territorio collinare di Amelia, Narni, Calvi, Otricoli, Alviano, Lugnano, Penna in Teverina, Giove, e anche parte del ternano ed è alla continua ricerca di miglioramenti agronomici e produttivi al fine di conferire ulteriore personalità ai propri vini.
Per il rosso, rosso superiore, rosato e novello la base è costituita da Sangiovese, un vitigno ormai tradizionale nel ternano, accompagnato da uvaggi come Merlot, Montepulciano, Cannaiolo, Ciliegiolo, Barbera che conferiscono profumi e sapori differenziati a seconda delle zone di provenienza. Similmente, per il bianco, accanto al profumato Trebbiano toscano, si utilizza la Malvasia, il Drupeggio, il Grechetto. Apprezzata, come accompagnamento di dolci specialità, la Malvasia, composta dall’omonima uva e dal Trebbiano.
I vini a D.O.C. di Orvieto
L’area di produzione dell’Orvieto bianco D.O.C. comprende i territori per lo più collinari di Orvieto, Allerona, Alviano, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Guardea, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Porano e una parte del viterbese nel Lazio. E’ tra i più rappresentativi vini umbri, conosciuto fin dall’antichità e copre, con il 70% del mercato, la produzione D.O.C. della provincia.
È formato da Procanico, una variante del trebbiano toscano, più strutturato e mordido di questo, Verdello che contribuisce a quel tocco di amarognolo, caratteristico del bianco orvietano, Drupeggio, Grechetto e Malvasia. Si distingue in Orvieto e Orvieto classico, con riferimento alla zona di provenienza e può avere una tipologia “superiore”.
Un’ulteriore distinzione riguarda le varianti secco, abboccato e dolce. L’Orvieto è anche rosso, talvolta corposo, particolarmente adatto alla cacciagione, talvolta profumato. La particolare cura nella produzione dei vini ha portato al riconoscimento, nel 1998, di due D.O.C., anche se il rosso orvietano ha sapori più antichi.
I vini a D.O.C. Lago di Corbara
E’ una denominazione specifica per le particolari caratteristiche dei luoghi che si affacciano sull’omonimo bacino artificiale, formano un microcosmo a se stante, è prodotto anche con vitigni decisamente innovativi come il Cabernet sauvignon, Merlot, Pinot nero ed il più classico Sangiovese, accompagnati, fra gli altri, da Aleatico, Ciliegiolo, Montepulciano, da soli o congiuntamente.
Il Rosso Orvietano D.O.C. ha i vitigni di base del Corbara, il Cabernet franc, il Canaiolo, lo stesso Montepulciano, il Ciliegiolo, mentre fra quelli complementari si usa anche il Colorino ed il Dolcetto.
Gli itinerari
La Strada dei Vini Etrusco-Romana offre alcuni itinerari per scoprire le tradizioni gastronomiche dei territori che attraversa, ma anche le loro bellezze storico-artistiche:


